Il Blog

ONCE UPON A TIME

In Politica on agosto 24, 2009 at 7:43 am

Berlino,estate 2009,in un angolo di Alexander Platz siede un suonatore di violino,nel bel mezzo di un giardino un gruppo di afghani fanno un picnic armati di cartelli pro elezioni,sotto la torre della TV gruppi di bambini multicolori corrono fra le fontane.

Riviera Adriatica,estate 2009,sotto l’ombrellone un signore panciuto e sudaticcio urla al parentado quanto sia giusto “arrestare” i venditori ambulanti.
Poco dopo ne arriva uno,il panciuto si zittisce,il venditore lo saluta con “Ciao Gianni,tutto bene?”.
A quel punto entra in azione la moglie con le amiche, fanno sedere il venditore e gli comprano l’impossibile.
Il panciuto Gianni e’ alle corde,accenna ad un possibile sconto ma viene zittito dalla consorte che senza mezzi termini lo induce a pagare il dovuto.
Follia del controsenso.

Per non farci mancare nulla diversi trogloditi brembani ci hanno sottoposto pure i dialetti,le gabbie salariali,l’inno di Mameli e per ultimo una settantina di morti ammazzati che tutti hanno fatto finta di non vedere per una ventina di giorni.
Spazzatura.

Poi,a meta’ Agosto,la consueta conferenza sulla sicurezza,presieduta da sua bassezza e dal vice bassezza,all’anagrafe Berlusconi Silvio e Maroni Roberto.
Il primo nano d’Italia definisce le mafie “Forze del male”,con la certezza di poterle sconfiggere.
Mi sono veramente risentito,le forze del male sono gia state sconfitte e per l’esattezza dall’indimenticato Obi Wan Kenobi in “Guerre Stellari”.

Fernanda Pivano ci ha lasciato,la “Nanda” non c’e’ piu’.
Devo quasi tutto a questa donna,senza di lei non avrei mai conosciuto e letto Kerouac,Borroughs,Fante e l’insuperabile Charles “Chinasky” Bukowsky.
Una volta,anni fa,ebbi la fortuna di ascoltarla dal vivo,a Venezia,me ne innamorai.
Donne cosi’ ne nascono una o due ogni secolo.
La Nanda porto’ in un Italia recintata dal potere pontificio una nuova visione della vita,quella Beat,che personalmente ritengo ancor oggi l’unica vita possibile.
Fernanda Pivano non incarnava solo l’animo Beat,lei era un mosaico di ideali,potevi sentirla parlare come un’anarchica,come una radicale,come una comunista,come una signora da salotti buoni e come una venditrice di ortaggi in un mercato rionale.
Era unica,irripetibile e mi lascia un vuoto che non potra’ essere colmato.

I migliori se ne vanno sempre per primi,cazzo.

  1. bentornato zac

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