Orde di musulmani.
Elettori senza cervello.
Candidati contigui con il terrorismo.
E così, l’avete preso nel didietro.
Persino Novara e Cagliari, roccaforti destrorse da una vita, e Gallarate…
Non m’interessa riportare le dichiarazioni dei Landolfi, dei Giovanardi e dei Salvini, mandati per primi a recitare il mea culpa in tubo catodico,
hanno perso e possono dire qualsiasi cosa, anche che Borghezio e’ un Bronzo di Riace, cazzi loro.
Le amministrazioni comunali, più che l’esecutivo nazionale, hanno la responsabilità oggettiva della buona riuscita della politica che agisce sul quotidiano, che si parli di qualsiasi argomento, il Comune agisce in modo capillare.
A Milano, come in tante altre città che hanno deciso di spostare lo spinnaker a sinistra, le persone, soprattutto quelle più giovani, godranno dei benefici di queste vittorie, e le paure così ben radicate lasceranno posto a un modo di vivere più umano, più sorridente, più civile.
Di la’ parlano di riciclo del centrodestra.
Vanno per dinastia ereditaria.
Il nano lascerà a Marina B.
Il paralitico lascerà al Trota.
Forse vi sara’ un breve interregno sorretto da vocinaTremonti, ma all’opposizione.
Giuliano Pisapia ce lo ricorderemo per sempre, al pari di Achille, come colui che e’ riuscito a vincere una battaglia che nessuno poteva anche solo immaginare, e senza cavallo di Troia.
Un Compagno governa una città medaglia d’oro per la resistenza, quella partigiana, quella resistenza che e’ tornata a vincere oggi, dopo vent’anni di trincea, di lotte civili per i diritti.
Stiamo tornando alla ragione.
Nella città del nano,
Nella provincia del gerarca,
Nella regione del casto,
v’e’ una macchia rossa comparsa dal basso, frutto della passione di tutti i milanesi convinti che un’altra strada sia possibile.
Ero tranquillo, durante queste due settimane.
Ora e’ il tempo di festeggiare.
Era ora.