“Sono in pericolo di vita ed anche i miei figli”.
“Gheddafi ha dato disposizioni di farmi fuori”.
E’ quanto afferma il nanopriapo spiegando che il rais ha preso l’ intervento militare italiano come un tradimento.
Vuoi vedere che l’arcoriano riuscirà a farmi amare anche il Libico?
Speriamo che non si tratti della solita bufala.
Taluni potrebbero argomentare che se ne farebbe un martire.
Personalmente, mi sta bene qualsiasi soluzione.
Per uno che non se ne vuole andare, v’e’ un altro che se ne e’ andato.
Beppe D’Avanzo e’ morto.
Cazzo.
Quanto ho letto Beppe, quanto mi ha insegnato, quanto mi piaceva.
Cazzo.
Era uno di quelli che sudavano, che scriveva di cose intoccabili, che girava senza scorta, mentre Feltri, Fede e Belpietro utilizzano i poliziotti anche per finti attentati.
Era uno che si era fatto pure la galera, pur di non bruciare la sua fonte.
Cazzo.
La morte di Beppe mi infastidisce assai, un fulmine non preventivato, una penna così nasce ogni cinquant’anni.
Dovrei scrivere centinaia di post per raccontare tutte le inchieste portate avanti da Beppe, mi limito a riportare la seguente estrapolazione, di un suo articolo del 2006, ditemi voi:
“Un’inchiesta giornalistica è la paziente fatica di portare alla luce i fatti, di mostrarli nella loro forza incoercibile e nella loro durezza. Il buon giornalismo sa che i fatti non sono mai al sicuro nelle mani del potere e se ne fa custode “.
Perfetto.
Grazie Beppe.