Ci sono delle volte nelle quali vorresti scrivere, ma, un secondo prima di iniziare, ti accorgi che qualcuno ha gia’ scritto il tuo pensiero, la tua emozione.
Succede di rado, ma succede.
Quindi questo post non e’ scritto da me, ma e’ come se lo fosse:
“Cari tutti,
Mi pare di sognare, mi pare stia accadendo quello che speravo.
Il PD e SEL da una parte, Monti, Casini, Fini, Montezemolo e qualche presentabile del PDL dall’altra, Berlusconi che tenta di impedire le elezioni!
Ancora stento a crederci!
E’ l’unica svolta possibile per tutti, per tutto il paese.
E se questo miracolo si avvera, c’è di nuovo un ometto geniale, un ometto che è allo stesso tempo Dante Alighieri e Charlot, che lo ha reso possibile.
Sto parlando di Roberto Benigni, che l’altra sera è stato protagonista del più grande evento di comunicazione che io ricordi con il suo tempestoso e sfavillante monologo sulla Costituzione Italiana. Spero che tutti lo abbiate visto.
Se non lo avete fatto correte a recuperarlo sul web.
Gli ho mandato un sms durante la diretta, non ci ho dormito la notte, e quando mi ha richiamato gli ho chiesto di darmi il testo per tradurlo in arabo e farlo interpretare da attori tunisini, egiziani, algerini, marocchini.
Come sapete, in questi paesi stanno nascendo faticosamente ovunque progetti di Costituzione.
E Roberto è, per un laico come me, l’imam degli imam.
In quel monologo, Roberto ha fatto una serie interminabile di miracoli concettuali.
Almeno tre per la sinistra:
mettere insieme senza ma Mussolini, Hitler e Stalin;
dire che a forza di parlare di lotta di classe si diventa classisti;
ricordare con le parole più belle di Italo Calvino che c’erano anche giovani belli e onesti che si erano schierati per il fascismo e anche giovani brutti e disonesti che combattevano nella Resistenza, ma una causa sbagliata resta una causa sbagliata.
Nel 1996 Roberto Benigni fece vincere Prodi con uno spettacolo teatrale visto da svariati milioni di persone, che correvano in camerino dicendogli “mi hai aperto gli occhi Roberto, stavo per votare Berlusconi!”. Secondo calcoli fatti successivamente, spostò 1 milione e mezzo di voti.
L’Italia, culla dell’arte, è sempre andata avanti soltanto a colpi di genio. Roberto l’altra sera ci ha portati fuori dal secolo scorso.
Ora tutto è possibile.
Buona giornata.”
David