MERAVIGLIOSO.
-non pagheremo piu’ l’IMU
-L’IVA non verra’ aumentata
-Si tagliera’ il finanziamento pubblico
-Si abbasseranno le imposte alle piccole e medie imprese
-Ci sara’ una commissione, denominata “convenzione”, abile a riformare
-Istituiremo gli Stati Uniti d’Europa
-Ci sara’ il reddito minimo garantito per le famiglie bisognose
-Gli esodati saranno zero
-I precari verranno assunti a tempo indeterminato
-Le province abolite
-Le donne parificate nei diritti agli uomini
-La burocrazia azzerata
-La scuola come a Oxford
e, dulcis in fundo,
-L’evasione sara’ debellata.
Come ho scritto nel post precedente, nessun accenno a qualsivoglia iniziativa “etica”, che se no ci diceva pure che il papa poteva avere venti mogli.
Manco una sillaba sulle risorse che servono per realizzare i sopracitati sogni lettiani, nuova finanziaria?
Alfano: “Musica per le nostre orecchie”.
Va’ sottolineato che le medesime sono state pronunziate da un iscritto al PD, non da Straquadanio, sinceramente, il nano le sparava meno grosse.
Appena sono arrivato a casa son corso di fronte allo specchio, ho alzato le braccia, ebbene, ho ancora i peli sotto le ascelle e non ho l’acne in viso, perche’ per un attimo credevo di assistere a un discorso d’insediamento del Fanfani negli anni settanta.
Da domani:
-Dai rubinetti uscira’ Dom Perignon gran cuvee del 64
-Caviale iraniano per tutti
-Ferrarino sotto casa
-Ferie pagate a Maracaibo
-Si lavora tre ore al giorno per tre giorni al mese
-Non piovera’ piu’
-Il gas, la luce e l’acqua saranno gratuiti
-Un IPad con traffico illimitato a ogni cittadino
-le banche elargiranno un milione di euro a chiunque lo chieda, sulla fiducia
e, per ultimo,
ogni volta che vi siederete sul cesso, al posto del classico stronzo uscira’ un lingotto d’oro.
Per chi soffre di stitichezza, nessun problema, ve lo recapitera’ direttamente a casa la fondazione “Letta zio e nipote” tramite ponyexpress guidato da Brunetta, il quale, da ieri, sta seduto sui banchi dell’aula e pare che sia alto 1 metro e 80.
Sul serio, gli devono aver messo l’intera Treccani sotto al culo, come rialzo.
Quando si e’ alzato per parlare la sua statura non e’ cambiata.
E ha parlato di pacificazione.
Brunetta che parla di pacificazione.
Lui, capogruppo di un partito che ha avuto i Ciarrapico, che voleva tenere Eluana in vita, che le ronde e i tornelli, le troie e le polverine, che ci ha trascinato dentro al baratro, che mussolini era bravobuonobello, che gli omosessuali sono malati, che ha rubato piu’ del psi di craxi.
Uno schifo completo.
Poi e’ toccato a Nuti, il grillino, tale e quale a quando andavo al centro sociale Rivolta di Marghera e ascoltavo il compagno di turno sbraitare dal palco.
Qualcuno spieghi al tale che l’aula e’ altra cosa, please.
E infine Speranza.
Speranza il giovine, il galoppino di Bersani, un prete mancato, una vera macchietta, mai visto un capogruppo cosi’ pietoso, non sono riuscito ad ascoltarlo sino alla fine, il che e’ tutto dire.
Lo ripeto, mi sento un extraparlamentare.
Per ultimo, mi tocca riportare la parte finale dell’intervento della Meloni, la quale a sua volta ha citato una vecchia massima di Donat-Cattin:
QUANDO ARRIVA UNO CHE TI DICE DI ESSERE IN GRADO DI RISOLVERE TUTTI I PROBLEMI, O E’ GESU’ O TI STA PRENDENDO IN GIRO: