Il Blog

Un ottimo affare.

In Politica on novembre 4, 2013 at 8:44 am

“Moriranno tutti di cancro”

Cosi’ parlo’ il camorrista Schiavone.

Nel 1997.

Dopo 16 anni le dichiarazioni sono state desecretate.

Nel mentre, decine di pargoli sono morti per tumore, e non si contano piu’ gli ettari di terreno che non potranno MAI PIU’ essere bonificati, senza contare quelli attualmente coltivati sopra a caterve di rifiuti tossici.

Come quando arrivava la peste a Venezia, si dava la colpa alla mano divina che voleva castigare il comportamento degli abitanti, per poi scoprire che erano i topi i diretti responsabili.

Son passati cinque secoli e la situazione e’ peggiorata, i lagunari non potevano sapere dei topi, la commissione bicamerale d’inchiesta sui rifiuti lo sapeva eccome, solo che s’e’ l’e’ tenuta per se’.

Quasi tutto ebbe inizio nel 1976, quando entro’ in vigore la legge Merli, imponendo un determinato valore di scarico delle acque inquinate, che prima non c’era.

Solo che, fattesalve poche zone che si erano preventivamente attrezzate, ancora non esistevano i depuratori, e i pochi “consortili” che raccoglievano gli scarichi delle varie zone industriali chiedevano deroghe salatissime.

Cioe’ a dire: se tu scarichi acque dieci volte piu’ inquinate (fanghi, metalli, pesanti, solventi e quant’altro) della legge, io depuratore “consortile” te lo lascio fare, ma tu mi paghi lo sforamento.

Va’ da se’ che gli imprenditori senza remore cominciarono a “trattare” con questi loschi figuri ingiaccati e incravattati che cominciavano a girovagare attraverso i poli industriali del nord Italia.

Altri, piu’ biechi ancora, trasferirono la ragione sociale della propria azienda in paesi nei quali eventuali leggi Merli non si vedono ancor’ oggi all’orrizzonte.

Ho visto le ruspe che in questi giorni si sono messe a scavare nelle terre dei fuochi, sono patetiche, solo degli sprovveduti o piu’ probabilmente dei prezzolati possono immaginare di bonificare un’area infetta da trentanni con le benne.

Ma chi e’ quel genio che dopo aver ascoltato il camorrista Schiavone (presso una commissione, non presso un tribunale!) ha deciso di secretare il tutto per 16 anni?

Il presidente della medesima, che all’epoca era il Prof. Scalia, deputato dei Verdi, e fondatore di Legambiente!!!!!!!!!!!!!!!

Ah, il presidente della stessa commissione, oggi, e’ l’avv. Pecorella…..

Poi, perche’ c’e’ sempre un poi, a cavallo fra gli anni ottanta e novanta, la camorra capisce che l’affare si puo’ ingrossare, quindi si contattano diverse aziende del nord europa e gli si propone lo stesso sistema, arrivano addirittura navi colme di veleni, treni merci, un vero polo europeo per lo smaltimento.

Il tutto, pagando un quinto della tariffa che i vari stati prevedono per tale lavorazione.

Il prezzo da pagare e’ qualche bambino con il cancro, qualche genitore disperato, alcune bare bianche che nessuno mai ricordera’.

Un ottimo affare.

  1. Caro Zac,
    ecco a cosa serve un condominio come il nostro. Grazie per quello che hai fatto. Una ricerca molto semplice, con gli esigui mezzi di cui disponi, ti ha permesso di scoprire che siamo da tempo governati dalla Mafia, dalla Camorra e dalla Ndrangheta grazie alla mediazione delle maschere tradizionali della nostra politica come i Finti Verdi, i Finti Cattolici, i Finti Liberisti, i Finti Democratici. Pensa cosa scoprirebbe una Vera Redazione se esistesse ancora una Vera Stampa.
    Ieri Repubblica.it ha messo in pagina l’ultima testimonianza della moglie di Borsellino, morta il 5 maggio scorso. La donna rivela che suo marito, di ritorno dai Palazzi del Potere di Roma, le disse di “aver visto la Mafia in faccia”. Repubblica titola invece con licenza poetica: “Borsellino: ho visto la morte in faccia”. E Scalfari firma un editoriale nel quale afferma che Grillo ha in mente un Colpo di Stato fascista e invita Papa Francesco a pregare per noi.
    Sono tutti a guardia del Palazzo, caro il nostro portinaio. Quel Palazzo del potere mafioso che Pasolini per primo denunciò pubblicamente venendo assassinato poco dopo nel modo in cui muoiono i Froci.
    Ti parlo di Pasolini perché da un mese a questa parte sono tornato mal volentieri ad indagare sulla sua morte dietro le insistenze di un importante regista americano che vuole fare un film su di lui. Ci siamo incontrati più volte ma vediamo le cose molto diversamente. Purtroppo, la rivisitazione dell’argomento mi ha portato a scoprire nuovi elementi di cui non ero a conoscenza o che avevo sottovalutato e ha disseppellito ricordi che consideravo poco importanti.
    Dopo quasi quarant’anni, credo di aver finalmente capito come è morto Pasolini. E’ come la storia dei rifiuti tossici, Zac.
    Il regista americano si è spaventato. Anch’io a dire il vero. Forse proverò a farlo io questo film, ammesso che qualcuno me lo lasci fare, perché ormai lo considero necessario.
    Buona giornata
    David

  2. Caro David, molto di cio’ che ho riportato e’ frutto di ricerca, ma altrettanto e’ puro ricordo, perche’ ho la memoria che non ne’ vuole sapere di perdere colpi.

    Ora, dati i precedenti, gradirei non finire come purtroppo sono finiti Borsellino e PierPaolo.

    Se fai un film su Pasolini io ti sposo, con buona pace di Mary.

    Se non lo fai, be’, quasi quasi ti sposo lo stesso.

    L’altroieri era l’anniversario del suo assassinio, fuori pioveva e le nuvole si scambiavano con la nebbia, io dipingevo. Nel mentre ascoltavo i vari servizi che si sono succeduti in tv.
    Caro David, ogni intervistato aveva la sua versione da esporre, ognuno di loro parlava come se fosse il depositario della verita’, e se le confrontavi parevano storie diverse.
    E’ mancato solo quello che desse la colpa agli extraterrestri.

    Uno e’ persino riuscito a dire:
    “Sergio Citti conosceva la verita’, peccato sia morto.”

    Hasta
    Zac

  3. Caro Zac,
    come credo tu sappia, dopo la morte di Pasolini ho condiviso con Sergio Citti trent’anni di vita. Non parlavamo più della morte di Pasolini come per un tacito accordo, dopo aver trascorso un anno e mezzo, dal 2 novembre del 1975 alla fine del’76, ad occuparci esclusivamente, ossessivamente di questo argomento: io dal punto di vista processuale, lui raccogliendo instancabilmente testimonianze di gente che poi non accettava mai di testimoniare.
    Sergio conosceva la verità senza sapere di conoscerla. L’ho scoperto solo adesso mettendo insieme dei tasselli che non avevo mai messo insieme.
    Un abbraccio
    David

  4. con questo post ed i relativi commenti, penso che il Condominio sia entrato coraggiosamente nella storia di questa nostra torbida Nazione. Sono fiero di te Zac e di te David per la vostra determinazione al raggiungimento di verità mafiosamente occultate.
    Tutta la mia umile ma assoluta solidarietà.
    Un abbraccio. robi

  5. A volte sembriamo le Giovani Marmotte o la Banda degli Onesti. TVB, Robi.
    Buonanotte
    David

  6. Pero’ senza Gran Mogol.

  7. Grazie Robi, personalmente quando leggo un commento del genere mi viene voglia di scrivere dieci post, se solo ne avessi il tempo.

    Hasta
    Zac

  8. E’ vero siamo entrati in una nassa da cui difficilmente ne usciremo. Le storture le brutture che stanno uccidendo questo paese è impressionante. Per capire dobbiamo sempre aspettare la storia, sapere tutto e subito non ci è concesso.
    Zac David vi ammiro molto, ma soprattutto tu David da dei calci, delle gomitate non importa, se farai male a qualcuno quest’ultimo avrà fatto male a tanti altri. Ma tu vai avanti.
    Ciao ad entrambi a presto.

  9. Cara Gibran, e pensa che spesso anche la storia presenta degli ignobili omissis.
    Sono certo che David apprezzera’ i tuoi complimenti, al pari mio e’ molto sensibile alle Donne con la D maiuscola.

    Ciao
    Zac

  10. Cari Zac e David,

    per la teoria del “non c’è due senza tre” vi chiedo ufficialmente di sposarmi.
    Attendo risposta per procedere alle pubblicazioni.

    Cuoricini. robi

  11. Caro Robi,
    tanti anni fa, uno psicanalista junghiano mi spiegò che il problema della coppia è la coppia medesima, che sia sposata oppure no, che abbia figli oppure no. Secondo lui, la formazione ideale non può che essere il trio. Tre, il numero perfetto. Per consentire a ciascuno di riposarsi, di distrarsi, o anche soltanto di stare in silenzio per i cavoli propri. Il terzo, nella peggiore delle ipotesi, può essere anche un gatto o un cane. Ma l’ideale è sempre un uomo o una donna.
    Per me si può fare.
    Buona serata
    David

  12. Voi mi fate letteralmente impazzire.

    Vs.
    Zac

  13. Ciao Zac
    il punto è che in Italia, e anche da altre parti, ci sono parecchi ottimi affari sempre alle spalle di chi sta sotto che di solito si prende tutta la rumenta di quelli di sopra e la storia continua purtroppo…

  14. Caro Zac e caro Robi,
    ultimamente, parliamo d’amore per non parlare di politica. Almeno io, non riesco più a commentare ciò che vedo e ciò che leggo.
    Mi faccio aiutare da Pasolini. Del famoso articolo noto come “Il romanzo delle stragi” apparso il 14 novembre del 1974 sul Corriere della Sera vengono citati sempre l’incipit e l’elenco dei sanguinosi misteri italiani del dopoguerra (“Io so. Io so chi ha messo la bomba a Piazza Fontana, ecc.) e non se ne riporta mai l’epilogo. Eccolo:
    “Ma non esiste solo il potere: esiste anche un’opposizione al potere. In Italia questa opposizione è così vasta e forte da essere un potere essa stessa: mi riferisco naturalmente al Partito Comunista Italiano. Il Partito Comunista Italiano è un Paese pulito in un Paese sporco, un Paese onesto in un Paese disonesto, un Paese intelligente in un Paese idiota, un Paese colto in un Paese ignorante, un Paese umanistico in un Paese consumistico. Ora, perché neanche gli uomini politici dell’opposizione, se hanno – come probabilmente hanno – prove o almeno indizi, non fanno i nomi dei responsabili reali, cioè politici, dei comici golpe e delle spaventose stragi di questi anni? È semplice: essi non li fanno nella misura in cui distinguono verità politica da pratica politica”.
    Pasolini si rese conto, prima di chiunque altro, che il PCI pulito, il PCI di Berlinguer, il PCI che aveva coniato lo slogan “Mani Pulite” rivendicava la sua profonda diversità ma non aveva il coraggio di denunciare la Mafia che si stava impadronendo del paese, forse per la paura ossessiva di un golpe e per il ricordo ancora fresco della fine di Allende in Cile. In quel PCI, per via di questa scarsa determinazione nel denunciare il malaffare, si formarono pian piano dei quadri, dei funzionari, dei portaborse che ne trassero la seguente deduzione: bisogna fare come fanno gli altri, i soldi non puzzano, la politica non si fa a colpi di idealismo.
    Questi personaggi folgorati sulla via di Damasco sono oggi, ne sono convinto, l’architrave dell’attuale PD.
    Buonanotte
    David

  15. cari David e Zac,
    inconsciamente (ma neanche tanto), io ho già superato anche la teoria espressa dallo psicanalista junghiano in quanto, considerando che nessun essere umano è fedele se non per una forma patologica di autolesionismo che guarisce con il tempo, ritengo che un numero da definire di donne e di uomini dovrebbero dare la disponibilità di partecipare ad torneo all’italiana (uno con tutti, a rotazione, per un tempo limite da stabilire) gestito con assoluta classe. Quando affronti il periodo con una (o un per le donne) rompicoglioni che non ti piace, sai che non è per la vita, ma basta aspettare il prossimo cambio. Se invece t’innamori, il cambio sarà più sofferto, ma sai che la incontrerai ancora nel prossimo giro e capirai se era vero amore.

    Giuseppe Cruciani della “zanzara” a Radio 24 mi avrebbe già mandato l’ambulanza, ma sono certo che voi due siete più comprensivi perchè sapete, come me, che assomiglia molto a quello che succede nella vita anche senza organizzare tornei.

    Grazie per l’attenzione dal vostro robi.

    ps. Caro David, il tuo ultimo commento sull’interpretazione del PCI è già nel mio archivio dei documenti preziosi da rileggere, purtroppo, nostalgicamente.

    Buonanotte anche a te. robi

  16. “Comunque la pensiate e comunque votiate.
    Qualunque sia il nostro pensiero politico.
    Qual che siano le nostre idee sul mondo da cambiare.

    Vi consiglio di leggere questo esempio. Perché è un buon esempio.”

    Avete appena letto un commento che e’ comparso su un blog di una ragazza diciasettenne di Gaeta, che ha scritto questo capolavoro:

    http://newfacestopolicy.wordpress.com/2013/11/05/io-ci-sono/comment-page-1/#comment-10

    Sono le cose per cui vale la pena combattere.

    Buona lettura

    Zac

  17. Caro Zac,
    ho aperto il link e ho letto. Tutto ineccepibile, niente da dire. Non si può non condividere tutto ciò che afferma questa ragazza di Gaeta.
    Peccato, però, che questa lettera piena di desideri somigli troppo a una lettera indirizzata a Babbo Natale. È questo, a mio modo di vedere, il limite della propaganda che fa Pippo Civati, che ho sempre visto come un boy scout. Siamo buoni, siamo bravi, vogliamo fare tante belle cose.
    Se questi ragazzi non capiscono quanto è grave e complessa la situazione, se Civati non alza la voce, questi Pippo Boys diventeranno come i Papa Boys di Wojtyla (Papa Francesco mi pare molto più cazzuto)…
    In un passo della lettera, la ragazza di Gaeta scrive che la Camorra è infiltrata dappertutto, dunque anche nel PD. Lo dice come se dicesse che a Londra spesso piove. E ricomincia imperterrita a invocar il Sol dell’Avvenire.
    Sarò vecchio e pessimista io, ma così non si cambia un bel niente. Il paese, e il PD, vanno scardinati dall’interno. È il momento di fare i nomi, di evidenziare i fatti, di denunciare tutto il marcio che c’e’, di far capire a tutti, specialmente a questi giovani così fanciulleschi e impreparati, che bisogna avere coraggio e lucidità per cambiare veramente le cose. Altrimenti il vero rivoluzionario sembra Renzi, che prende a calci nel culo la Cancellieri, da quel paraculo che è, dopo il fischio dell’arbitro. Ma almeno lui la prende a calci nel culo, non si limita a dire sommessamente, educatamente, con un filo di voce, che la Cancellieri si doveva dimettere. E cito la Cancellieri non perché sia ancora d’attualità. Cito la Cancellieri perché non conosco un ministro europeo, fra i tanti che si sono dimessi in questi anni, che si sia macchiato di una colpa grave, gravissima, come quella della Cancellieri. Solidarizzare con pregiudicati come Ligresti, da parte di un ministro di Grazia e Giustizia, è roba da Corte Marziale. E lei è ancora seduta al governo, fa pure la vittima, blindata dal pupazzetto del PD che dice di avere le palle d’acciaio.
    Altro che palle d’acciaio ci vogliono, per sopportare questi.
    Buona giornata
    David

  18. mi stavo chiedendo quanti post di squalifica mi avete dato te e David per il cinismo che ho espresso sul mio ultimo commento.

    In attesa della sentenza vi auguro una buona settimana. robi

  19. Caro Robi,
    quanto a cinismo, non ti sono da meno. Quello che tu ed io diciamo sulla vita di coppia è reale, banale, documentabile. Quarant’anni fa se ne parlava in questi termini sulla stampa, in televisione, ovunque. Sono sorte in tutto il mondo le comuni, le aggregazioni più disparate, i sodalizi umani più apparentemente stravaganti e anche le scelte sessuali erano molto più rispettate allora di oggi. A quei tempi, a parte qualche vecchio fascista e qualche sepolcro imbiancato di una borghesia ormai defunta, nessuno ci avrebbe bollato come cinici. Del resto, gli unici uomini illustri che oggi ragionano come tutti ragionavamo allora (Obama e Papa Francesco) sembrano pericolosi sovversivi. La peggiore retorica della famiglia è tornata in auge, quella sì, per puro cinismo. Peccato che faccia clamorosamente a schiaffi con uno sfacelo familiare senza precedenti generato da un’ormai consolidata mancanza di dialogo sostituita da mezzi elettronici, da una mancanza d’amore surrogata dalla pornografia accessibile anche ai neonati e da un egoismo cronico senza ritorno. L’ipocrisia di oggi è veramente grottesca.
    La politica non può che riflettere tutto ciò, e viceversa. Mentre ci scriviamo, il PD è sprofondato in una bolgia medievale perfettamente consequenziale al tradimento dei 101, al governo delle larghe intese, al tormentone infinito della decadenza di Berlusconi, al lurido tradimento della Cancellieri, all’abolizione dell’IMU che sta facendo letteralmente morire di fame 300.000 cassaintegrati.
    È cinico sostenere che le primarie non debbono nemmeno avere luogo perché il PD deve semplicemente chiudere bottega e che, un attimo prima, questo governo deve andarsene?
    Buona serata
    David

  20. caro David,
    in poche righe hai liberato uno tsunami di realtà. Come si può sperare nelle generazioni a venire leggendo la tua amara ma lucida analisi sullo sfacelo della famiglia?
    Considerando costruttivo il nostro cinismo, ritengo che non sia assolutamente cinica la teoria finale del tuo commento.
    Stai seguendo il Festival del cinema di Roma?
    A presto. Buona settimana. robi

  21. Caro David, la ragazza di Gaeta ha 17 anni, non voglio neanche pensare che a una cosi’ giovane Compagna si possano insinuare nelle sue idee, le nostre, che sono di gran lunga piu’ pessimiste.

    io ero e sono abituato a vedere le diciassettenni che altro non fanno che parlare di abiti, palmari, concorsi di bellezza e scarpe. Leggono i libri di Moccia e fanno pompini per una ricarica.

    Per questo, la ragazza di Gaeta mi ha colpito.

    Hasta
    Zac

  22. Caro Robi, nessuna squalifica, solo un richiamo per aver scritto su queste pagine il nome (e persino il cognome!!!) del conduttore della zanzara, un tale leccaculo capace di superare, e di gran lunga, il compianto Emilio Fede.

    Hasta
    Zac

  23. Ma dove sta scritto che essere cinici e’ peccato????

    “La tentazione comune a tutte le intelligenze: il cinismo.”

    Albert Camus.

  24. Caro Zac,
    ora capisco il tuo entusiasmo per la ragazza di Gaeta. Ma l’idea che le diciassettenni siano mediamente come le descrivi tu (o meglio, come le descrive questa società) è un’idea completamente distorta, un’idea sulla quale lavorano da anni i nostri giornali e le nostre televisioni oggettivamente berlusconiani.
    Sono loro che ci vogliono far credere che i giovani siano tutti così. Lo fanno per portare i cittadini al livello della turpitudine della classe politica che governa questo paese. Tutti i regimi, tutti i peggiori regimi, tendono a bollare la gioventù per non consentire nemmeno il miraggio di un ricambio generazionale.
    Di ragazzi come la ragazza di Gaeta ritengo ce ne siano migliaia e migliaia. Ne sono convinto. Per questo a me non fa troppa simpatia che la voce di una di esse mi giunga attraverso un messaggio in qualche modo amplificato per scopi elettorali.
    Buona giornata a te e a tutto il condominio
    David

  25. caro Zac,
    richiamo meritato e condiviso. Qualche notte (in replica) mi fa da ninna nanna quando fa sentire gli insulti che gli arrivano per i suoi modi scorretti nell’essere prepotente con chi gli è scomodo e stare a cuccia con gli pseudo potenti. Mi ha fatto pena con un pizzico di tenerezza quando Sgarbi voleva pisciargli sulla testa e lui si è “nascosto” all’angolo del ring.
    Quando intervista Fede viene raggiunta l’apoteosi della ruffianeria.

    Prometto che sarò molto più attento nel menzionare chicche & ssia.

    Hasta
    robi

  26. Ah, il paraculo fa’ anche sentire gli insulti che gli arrivano, l’ho sempre detto che i fascisti sono dei coprofagi.

    Hasta
    Zac

  27. Sono arrivato a metà dei commenti, in pratica quando anche Robi chiede la mano di David e pure di Zac e urge una replica. Toglietevi dalla testa che possa unirmi anche io a questo allegro mischione di barbe e capelli bianchi dai quali, forse, devo escludere solo Zac… limitatamente ai capelli bianchi ovviamente! Felicissimo di far parte di questo condominio, vi amo tutti platonicamente, mi mancate quando mi assento per lungo tempo, mi appassionate con le vostre riflessioni ma… non vi chiamate Gloria, Patrizia e Cinzia e, quindi, non c’è trippa per gatti!

    Ciao Zac e buona serata a tutto il condominio. Voglio fare un piccolo intervento prima di tornare a leggere cosa scrive David su Pasolini.

    Non solo mi chiedo perché certe dichiarazioni di Schiavone siano state secretate, non solo mi chiedo come abbia fatto il deputato dei “verdi” a farsi complice di questo ma, soprattutto, mi sembra criminale che nei successivi 16 anni da quelle dichiarazioni non si sia fatto nulla per fermare lo scempio di un vasto territorio della Campania e, da quanto rilevato recentemente, anche del Lazio.

    E poi, come successe quando lessi Gomorra e, dopo, La bellezza e l’Inferno, di Saviano, mi viene inevitabile pensare a quei nostri simpatici amici del nord che, a volte, arrivano anche nei nostri blog con la puzzetta sotto al naso, svaccando sul sud e sui popoli parassiti del sud d’Italia. Ecco, sono gli stessi, se non i parenti, di chi ha approfittato di una politica imparentata con la mafia per fare i porci comodi suoi, trasferendo il marcio che aveva in casa, dai “parassiti del sud”!

    Comunque, proprio in questi giorni e come non mai, sono assalito dalla sensazione di vivere in un paese totalmente e profondamente marcio, corrotto, finito. Avete letto dello scandalo ATAC di Roma e dei biglietti “clonati”? Ecco, credo non ci sia più nulla di sano, onesto, pulito in questo nostro paese.

    Torno a leggere e, magari, ci si risente più tardi.

  28. Caro Zac,
    ieri sera al TG3 della Notte c’era Pippo Civati. Ho trovato conferma che mi trovo d’accordo con lui su ogni singola parola che pronuncia e lui stesso mi ha confermato anche, senza alcun dubbio, la sua convergenza con SEL. Eppure, c’è qualcosa che non va.
    Pippo Civati non è un leader. E’ troppo perbene, ha uno sguardo troppo innocente, è troppo civile, troppo educato, troppo democratico.
    A mio modo di vedere, tutti pregi. Peccato che in questo paese che non è e non sarà mai una nazione, questi siano tutti difetti.
    Pippo Civati è l’unico che ci potrebbe portare fuori dal berlusconismo. Peccato che noi non ne usciremo mai. E lo scopriremo soltanto quando Berlusconi non ci sarà più. Sarà per questo che, di dritto o di rovescio, facciamo di tutto per tenerlo in vita.
    Un abbraccio
    David

  29. Cari pazzi condomini che cominciate a guardare all’ammucchiata, a proposito, posso assistere? su Pasolini Caro David, basta rileggere Paolini e me lo insegni

    Per chi conosce solo il tuo colore, bandiera rossa,
    tu devi realmente esistere, perché lui esista:
    chi era coperto di croste è coperto di piaghe,
    il bracciante diventa mendicante,
    il napoletano calabrese, il calabrese africano,
    l’analfabeta una bufala o un cane.
    Chi conosceva appena il tuo colore, bandiera rossa,
    sta per non conoscerti più, neanche coi sensi:
    tu che già vanti tante glorie borghesi e operaie,
    ridiventa straccio, e il più povero ti sventoli.

    Pier Paolo Pasolini, La religione del mio tempo, 1961

    Sui veleni della terra dei fuochi mi pare che si stia solo rispolverando un tema che si conosceva e bene pure, mi sorge il dubbio che avendo oggi una situazione socio/politica sul quasi tragico, si dia ogni notizia buona per distrarre la massa.

    Ti chiedi perchè hanno aspettato 16 anni per portare a conoscenza le dichiarazioni di Schiavone, prova a chiederti come mai nessuno cita il mercantile affondato davanti alle coste Calabresi e saturo di sostanze inquinanti uranio compreso, anche in Calabria come in Campania si muore di cancro, il mercantile era L’Aso ed è affondato davanti a Locri nel 1979, da una indagine pare che sia stato affondato volutamente per non incappare nei controlli della capitaneria di porto avvisata del reale contenuto della nave.

    Sui verdi…Compagno Zac, che fine ha fatto Pecoraro Scanio?

    Il nostro male Cari Compagni è l’averci creduto nella politica dell’uomo a favore dell’uomo e oggi ci stiamo calando dentro una quasi disillusione sperando che faccia meno male possibile.

    Invece no, fa un male bastardo e lo leggo nei vostri interventi e anche in questo mio, noi che abbiamo vissuto una epopea di trasformazioni non ci capacitiamo che ci possano essere simili deficienti al potere, noi abbiamo vissuto i Pasolini, questi vivono i gigi d’alessio e non dico altro.

    Ripasso questa sera … a che ora comincia l’ammucchiata? ;-))

    Hasta Compagni.
    Tina

  30. Eccomi di nuovo nel condominio dopo aver letto i commenti che mi mancavano.

    Ciao Zac. Sono molti gli argomenti su cui vorrei riflettere ma uno, in particolare, credo sia immediato. Mi riferisco all’invito che tu hai fatto, relativo alla lettura del post della ragazza di Gaeta ed alla replica di David quando, per l’appunto, ricorda che “…di ragazzi come la ragazza di Gaeta ritengo ce ne siano migliaia e migliaia…”

    Inizialmente, dopo aver letto quel post, ero d’accordo con David nel definire quanto letto “ineccepibile” anche se, a differenza dello stesso che la paragonava ad una “lettera indirizzata a babbo natale”, il mio pensiero, più pessimista, era “spero sia farina del suo sacco… ma dubito”.

    David penserà che sono tra coloro che hanno una “…idea completamente distorta…” perché condizionato dai media che, appunto sui giovani, trasmettono messaggi “berlusconiani”.

    Spero di no e, quindi, mi spiego meglio. David, non dubito che vi siano giovani, a migliaia, come quella ragazza di Gaeta. Il problema, però, è che ce ne sono milioni che sono l’esatto contrario di quella giovane e, questo, in una cabina elettorale conta e come! E influisce anche sul futuro della nostra società e del nostro Paese.

    Sono i numeri che contano nella nostra società mentre le “eccezioni”, putroppo, per l’appunto non fanno maggioranza. David, vivi a Roma e, quindi, penso che, come me, certe scene non ti siano sconosciute. Ordinaria quotidianità per chi vive in una grande città.

    Per esempio, la metropolitana di Roma. Non la prendo abitualmente e, quindi, in questi giorni che sono stato costretto ad usarla, sono rimasto scioccato al punto che affronterò alcune riflessioni in un post, rifacendomi ad alcune mie riflessioni del passato dove paragonavo la nostra società al mondo della trilogia di Matrix.

    Tralascio di descrivere l’ambiente alieno e alienante che si percorre al solo scopo di raggiungere il treno, i chilometri di pubblicità sparata in tutti i modi possibili e anche impossibili (ma usciranno solo spot pubblicitari da quegli schermi disseminati perfino nei vagoni?), i personaggi più o meno assurdi che vi stazionano o vi lavorano… per arrivare ai giovani. Ma anche ad un nutrito numero di meno giovani.

    Tutti, indistintamente, collegati ad un apparecchio elettronico, altrimenti chiamato telefonino. In particolare, tra i giovani spopola l’iphone Apple… aggeggio tra i più costosi in commercio. Definitemi maniaco ma li ho contati: di una ventina di giovanissimi, quelli raggiungibili alla mia vista, età massima 20 anni, 14 avevano l’iphone Apple e 2, pià grandicelli, forse sui 25 anni, l’iphad. Riconoscibilissimi per certi accessori che li distinguono da altri, come le “cuffiette” bianche. Quasi tutti collegati a quelle cuffiette perché, presumo, ascoltavano musica mentre, sulla tastiera, muovevano velocemente le dita scrivendo messaggi su twitter o su facebook. Tre li ho visti smanettare su alcuni giochini. Tutti lontani, assenti, estranei al mondo che li circonda. Anche se in gruppo, anche se con un compagno o una compagna di viaggio.

    E non è un caso isolato David, non è un fenomeno riconducibile a quel contesto. Recentemente raccontai a Zac di una serata trascorsa in un locale dalle parti di piazzale Flaminio. Forse lo conosci di nome: il ReRè. Locale frequentato da fighetti e fighette con la puzza sotto al naso, aspiranti veline o tronisti e calciatori, le più intraprendenti anche aspiranti escort, altrimenti definibili mignotte. E poi, più o meno rampanti avvocati, commercialisti, imprenditori e tutta la fauna della così detta Roma bene… fascista fino allo schifo!

    Il locale era illuminato da luci estremamente soffuse, quasi al buio. Tavoli occupati da coppie, gruppi e gruppetti di giovani e giovanissimi. L’ora era quella del così detto “apericena”… na cazzata all’italiana che non è nè cena nè aperitivo. Ad un certo punto mi guardai intorno ed ecco la scena che descrissi a Zac: la maggior parte della gente aveva il viso illuminato da una luce violacea, quella diffusa da telefonini sui quali smanettavano dietro a giochini o messaggiando su facebook, twitter o similari. Sembrava l’immagine di un mondo post-atomico di un film di fantascenza.

    Zac aveva promesso un quadro su quanto descrissi: chissà se l’ha realizzato.

    Capisci David? Quando noi andavamo in un locale, da giovani, era per cazzeggiare con gli amici o provarci con la tizia del momento, farci insieme una bella bevuta, divertirci, rimorchiare qualche fanciulla ma anche raccontare di un momento di difficoltà o di gioia, chiedere un consiglio o ascoltare l’altro cosa aveva da dire…. questi, si siedono ad un tavolo e collegano il cervello ad un apparecchio elettronico dimenticandosi coloro che, in quel momento, condividono quella serata.

    Ecco, per ritornare alla metropolitana ed ai giovani che osservavo, tralasciando altri pensieri che mi hanno assalito, mi sono chiesto: ma questi, il resto della vita come lo passano? Cosa leggono, di cosa si interessano?

  31. Ma come, Tina?!
    Assistere? Una compagna “de fero” come te? I veri compagni partecipano, mica assistono.
    Sono d’accordo con te, Carlo. Ma questa è la dittatura che abbiamo lasciato passare. Io sono qui che ti scrivo con il telefono, la mia compagna e i miei figli sono tutti online e anche la piccola Viola, che non ha ancora cinque anni, si è appena impossessata del mio IPad.
    Pasolini è l’unico che lo aveva capito. E non lo aveva capito prima di morire. Lo aveva capito nel’68, quando si schierò dalla parte dei poliziotti perché vedeva negli studenti gli oppressori prossimi venturi.
    È andata così, Carlo. Temo che dovremo aspettare ben altre catastrofi prima di cambiare rotta. Sarà per questo che il mio ottimismo e il mio pessimismo da tempo coincidono. Segretamente spero di finire su un’isola deserta, disperato in mezzo a disperati, senza niente di niente, per imparare di nuovo insieme agli altri, a vivere una vita reale che abbia un qualche senso. Poi penso all’Isola dei Famosi o a Lost e mi rendo conto che nemmeno questo è auspicabile.
    Buonanotte a tutti
    David

  32. Caro Carlo, certo che l’ho realizzato, il titolo e’ “Il catatonico e nuovi media”

    E vi e’ raffigurato un viso asettico collegato con un ipad e con quattro lettere F G Y T, a simbolizzare i quattro siti (facebook, twitter, google e yahoo) senza i quali il catatonico non riuscirebbe a sopravivere.

    Hasta
    Zac

  33. Caro David, ma c’e’ una bella differenza fra l’essere riuniti in casa e usare i vari pc a disposizione e il ritrovarsi in un locale pubblico, come scrive carlo, con la faccia illuminata di blu.

    Qui da me ancora non si vede questa cosa, siamo rimasti fermi nella tradizione che ci vuole piu’ innamorati del vino che non del tablet.

    Per fortuna.

    Hasta
    Zac

  34. Cara Compagna Tina, concordo con David, tuffati anche tu nella gang bang, ci si diverte un casino.

    Hasta
    Zac

  35. Caro Zac,
    secondo me in famiglia, in una famiglia numerosa come la mia, fa ancora più impressione. Almeno a me.
    Ma soprattutto il problema è un altro. Dopo tante mutazioni antropologiche, vedo qui una imminente mutazione genetica. I bambini ormai imparano ad usare un dito anziché dieci. Fra poco nasceranno con l’indice puntato verso il cielo come E.T. E forse useranno di tanto in tanto anche il medio, ma solo per mandarci a cagare.
    Buona giornata
    David

  36. Caro Zac e cari condomini,
    giro al condominio un’informazione appena ricevuta dal portinaio in modo fulmineo perché stava officiando in cucina, pratica che richiede la massima concentrazione. Zac mi ha appena comunicato che la mozione di Civati ha prevalso sulle altre, con il 43%, presso la federazione del PD di Vicenza. Piglia, pesa, incarta e porta a casa. Ne siamo tutti felici, credo. E chissà che l’ottimismo guerriero del nostro Zac non vada lontano, tanto lontano, fino alla presa del potere dell’impeccabile Pippo Civati nel disastratissimo PD. Io ho i miei dubbi e li conoscete. Ma sono dubbi che vanno ben al di là di Civati, che stimo molto e che vorrei potesse farmi ricredere sul PD.
    Già che ci sono vorrei condividere con voi la fine di Vendola, pizzicato in una telefonata oscena con il boss dell’Ilva di Taranto. Trattasi di polpetta avvelenata, naturalmente, poiché la telefonata è di tre anni or sono e oggi risulta molto più turpe di quando ebbe luogo. Nel paese della P2, il killeraggio fisico e morale è l’unica cosa che funziona ancora benissimo. Ciò detto, Vendola è assolutamente imperdonabile. È lui a telefonare all’uomo nero dell’Ilva e a rivolgersi a lui con tono mellifluo e deferente. È lui che ride e si compiace per il modo in cui il gorilla (e’ il sosia di George Kennedy, grande e stupido cattivo del cinema americano degli Anni Sessanta) ha strappato di mano il microfono ad un giornalista che chiedeva notizie sui tumori generati dall’Ilva. È lui a definire il suddetto giornalista un provocatore. È lui a ricordare di essere il solo, grande campione delle battaglie per proteggere la salute dei cittadini.
    Come i libri di scuola ci insegnano, dopo la dittatura esplode sempre una qualche forma di anarchia fascista. La dittatura berlusconiana, incruenta, lascia presagire conseguenze anche peggiori. Il mio pessimismo lo conoscete. E vi garantisco che mi pesa parecchio. Continuo a chiedermi e a chiedervi. C’e’ ancora qualcosa da salvare secondo voi in questo paese?
    Un abbraccio
    David

  37. Caro David, i politici spesso usano parole e manifestano stati d’animo, quando intrattengono relazioni così dette istituzionali, che non esprimono, veramente, i sentimenti autentici degli stessi. Quindi, non necessariamente una risata tra un Presidente di regione ed un rappresentante di una tra le più grandi industrie del sud, deve essere considerata sincera, autentica condivisione di un comportamento. Nonostante questo, ciò che ho ascoltato è stato peggio di una mazzata e mi auguro che presto Vendola possa chiarire. Tuttavia, l’impressione che si stia scivolando verso tempi peggiori, molto più drammatici del ventennio berlusconiano, è sempre più forte nonostante i Civati e l’entusiasmo di Zac. Perché ora, pubblicato quel frammento di conversazione, è stato minato l’asse d’intenti politici che c’era tra Civati e Vendola ossia tra un possibile nuovo Pd e la sinistra rappresentata da Sel. Già immagino quanti voti prenderanno i grillini e quelli di forza italia, basta leggere i commenti sul Fatto. Chiedi se ci sia ancora qualcosa da salvare in questo Paese? No. E questo significa che, al momento, mi sento perso, fottuto.

    Un saluto a tutto il condominio.

  38. Caro Carlo,
    conosco bene quello che dici a proposito dei comportamenti e delle convenzioni nelle relazioni cosiddette istituzionali. Giancarlo Pajetta andava in segreto, un paio di volte l’anno, con Giorgio Almirante. Una volta, durante una riunione di redazione all’Unita’, qualcuno lo svelò e glielo rinfacciò. Lui andò su tutte le furie e ci fece una lezione di politica che non dimentico. Almirante era un pericolo pubblico. Pajetta era l’unico, per la forza di carattere che aveva, a poterlo avvicinare, a poter entrare in confidenza con lui. E andando a cena periodicamente con lui riusciva a monitorarlo.
    Lo “sporco” della politica era questo.
    Adesso è diverso.
    Adesso il politico lecca il culo ai potenti.
    Questo fa Vendola che comincia a ridere ancor prima che il gorilla dell’Ilva risponda al telefono. E continua a ridere, a ridere di quel povero giornalista di provincia grasso, mezzo calvo, umile e dignitoso, che incalza Riva con la voce incerta, cercando il coraggio nella sua severa indignazione indigena. Vendola poi si supera. Smette di ridere, prende un tono sussiegoso e lo bolla come un provocatore, arriva a dire “con quella faccia”, proprio lui che è stato vittima tante volte di un disprezzo del genere.
    Come Berlusconi, come la Cancellieri. Più lieve, molto più lieve. Ma per questo anche più squallido.
    INDIFENDIBILE.
    È vero quello che dici. Ci sentiamo persi. C’e’ rimasto solo Pippo. Ma lui se ne rende conto? Mi sa che se lo scopre gli viene uno sturbo.
    Buonanotte
    David

  39. David, prima di continuare a riflettere su Vendola e ciò che ha rivelato il Fatto, invito te e tutto il condominio a visitare questo sito http://www.ilpost.it/davidedeluca/2013/11/15/cosa-breve-sulla-risata-vendola/

    Per ora, buon fine settimana.

  40. Caro Carlo,
    dopo aver visitato il blog che ci hai indicato, ribadisco il mio pensiero. INDIFENDIBILE. Non mi ero fermato neppure per un attimo sull’impaginazione della notizia da parte del Fatto Quotidiano. Il titolo, che diceva più o meno “Vendola ride degli ammalati di cancro”, era troppo ignobile per meritare un qualsiasi commento.
    Ma il resto, il tono della telefonata e soprattutto la sua durata (come fa Vendola a dire, come un Berlusconi qualsiasi, che le sue frasi sono estrapolate dal contesto quando ci è dato di ascoltare la telefonata per intero?!) sono inequivocabili. Può darsi che ci sia anche, molto ben dissimulata, un’intenzione sfottente nei confronti del gorilla dell’Ilva, ma sta di fatto che poi gli lecca il culo, che gli raccomanda la FIOM come se raccomandasse dei poveri immigrati alla mensa della Caritas, che stigmatizza con tono razzista il povero giornalista di provincia. Oggi Vendola ha detto finalmente che si vergogna delle sue affermazioni ai danni del giornalista. Meglio tardi che mai. Spero che questo soprassalto di onestà preluda alla sua logica, necessaria, sacrosanta uscita di scena.
    E pur essendo consapevole che questa telefonata (come quella della Cancellieri) è stata sicuramente lanciata da quella parte della magistratura che rema per Berlusconi, nel disegno di sporcare tutti per rilanciare l’orribile nano di Arcore e porre fine una volta per tutte alle intercettazioni telefoniche con il consenso dell’intero arco parlamentare, pretendo da uomo di sinistra che sia fatta giustizia, almeno alle soglie del 2014, sui cosiddetti compagni che sbagliano.
    Buon fine settimana
    David

  41. caro David e p.c.Condominio,
    prima di azzardare un giudizio, ho voluto rivedere e risentire più volte l’intervento sotto accusa relativo a Niki Vendola.
    Sintetizzo: quando mi sono trovato in circostanze analoghe ed ho solo subito, senza intervenire, azioni o discorsi che andavano contestati, mi sono sentito una merda. Vendola, non solo non è intervenuto a favore del giornalista, ma si è vigliaccamente sottomesso al potente di turno con toni e risate che se le riascolta (essendo una persona sensibile) non può che sentirsi come purtroppo alcune volte mi sono sentito io.
    Verdetto: ombra incancellabile per la serietà che deve rappresentare e che gli abbiamo sempre accreditato.
    Non ci voleva!

    Ciao David, ti auguro la buonanotte. robi

  42. Cari condomini,
    Civati presenterà una mozione di sfiducia nei confronti della Cancellieri. È una corsa contro il tempo, prima che arrivi la magistratura. Bravo Pippo.
    Buona domenica
    David

  43. Non ci capiamo caro David e caro Zac, partecipo, accidenti se partecipo, ma porca troia, nei raduni le facce sono sempre le stesse, ormai ci conosciamo se non tutti, quasi tutti.
    Gli assenti non siamo quelli che tutto sommato alla fine del mese ci arrivano conservando i vizi di sempre, sono quelli che stanno beneficiando del disastro epocale del mondo del lavoro, mancano proprio quelli che dovrebbero rovesciare non il tavolo, ma i governanti come dei calzini.
    Hasta Compagni.

  44. Carissimo Carlo, comprendo la tua difesa, ma ti invito a leggere il post che mi appresto a scrivere.

    Hasta
    Zac

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