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Cameron e Simonetta.

In Politica on aprile 28, 2014 at 8:36 am

Nonostante mi sforzi di tenere fuori dai pensieri sia il nanopriapo, sia il comico genovese, non posso esimermi dal segnalare quanto ribrezzo mi abbiano procurato le dichiarazioni dei due beoti sulla shoah e sui lager nazisti.

Detto cio’, la notizia che segue e’ un segno inconfondibile della civilta’ britannica, che in tempi non sospetti (1215 d.c.) elaboro’ la Magna Charta, e che ci ricorda come una buona cosa puo’ essere legiferata anche nel 2014:

Il premier inglese, David Cameron, detta la linea:

“Tratteremo i pedofili come i terroristi”.

Si tratta di un provvedimento atto a equiparare le pene per chi scarica un manuale per costruire ordigni, e poi si reca in ferramenta per procurarsi il necessario, con chi scarica manuali per l’adescamento di minori, che al momento, anche se pare incredibile, non prevede alcuna forma di reato.

 

Io mi inchino di fronte a Cameron e al suo governo.

 

C’e’ qualcosa di piu’ ignobile e vigliacco nell’abusare di un pargolo di dieci anni?

NO.

C’e’ qualcosa di piu’ squallido nell’ingannare un bambino con facili promesse solo per farsi infilare le mani sotto le brache facendo credere che si tratti di un gioco nuovo, o ancor peggio di una volonta’ divina?

NO.

Quest’argomento lo conosco bene, da anni sono un seguace di Simonetta Agnello Hornby, scrittrice eccelsa.

Vive aLondra dal 72 ed è presidente del Tribunale Special Educational Needs and Disability.

Ha fondato nel 1979 uno studio legale nel quartiere londinese di Brixton che si occupa prevalentemente delle comunità immigrate musulmane e nere e che è stato il primo studio in Inghilterra a dedicare un dipartimento ai casi di violenza all’interno della famiglia.

Simonetta e’ la figlia del conte Agnello, il primo siciliano rapito dalla mafia nel secondo dopoguerra, nata in una famiglia patriarcale che negli anni sessanta non era il massimo della liberta’ per una donna.

Simonetta scappo’ di casa alla fine degli anni sessanta e si rifugio’ a Londra, destando scalpore e lutto all’interno del proprio nucleo familiare.

 

Quando ebbi la fortuna di conoscerla, qualche anno fa’, mi stupi’ per la schiettezza con la quale discuteva degli abusi sui minori in Inghilterra, non solo mostri e prelati, soprattutto “normali” padri di famiglia che infierivano sui loro propri figli.

E la cosa sconvolgente era che Simonetta, incontrando le madri di questi bambini, si sentiva dire che no, che non era possibile, che i loro mariti non potevano aver commesso alcun abuso.

Il problema principale, con le prove oggettive in mano, era convincere queste mamme incredule senza procurar loro uno shock terribile, che risiedeva nell’aver vissuto anni con un mostro in casa e non essersene rese conto, mamme di tutte le categorie sociali, dall’operaia alla moglie del Lord, tutte realmente inconsapevoli.

All’epoca ci pensai a lungo, arrivai a capire che piuttosto di rendersi conto della terribile realta’, la mamma di un bambino cercava di alzare un muro impenetrabile, non riconoscendo la belva con la quale aveva messo al mondo altre vite, la sconfitta poteva esserle fatale, un mondo che ti cade addosso in un nanosecondo, una pugnalata mortale.

Da quel giorno annoverai Simonetta Agnello Hornby fra le eroine del terzo millennio.

Da ieri estendo le mie lodi anche a David Cameron.

 

“in Europa 9 casi su 10 di stupri, maltrattamenti di donne e bambini, assassini a sfondo sessuale, si svolgono fra le mura domestiche, i colpevoli sono 9 volte su 10 appartenenti alla stretta cerchia familiare”

Simonetta Agnello Hornby

 

Il Tankondominio (feat. Robi)

In Politica on aprile 9, 2014 at 6:51 am

IL TANKONDOMINIO

Un regalo dal nostro impareggiabile Robi.

Non c’e’ partita, se dovessimo incrociare un qualsivoglia carroarmato farlocco battente bandiera celtica i bookmakers non darebbero quota, si vincerebbe senza sudare.

Per chi non l’avesse vista, cercatevi in rete la puntata di Report di lunedi’ sera e gustatevi la vera mafia, quella del nordest, capeggiata dai Tosi, dagli Zaia e dalle ‘ndrine.

Appalti pilotati, bunga bunga, mogli piazzate nella sanita’, tangenti, piu’ un tocco di ignoranza che non fa’ mai male, quando rubi per mestiere.

Tutte cose che qui si conoscono da lustri, e che non sono MAI state riportate da alcun quotidiano regionale o da qualche emittente locale, dato che in entrambi i casi gli editori e i giornalisti sono foraggiati dai sopracitati.

Come segnalato in un passaggio di report: “andate a vedere l’universo del calcio a 5 in provincia di Vicenza, capirete molte cose”, vi invito a rimembrare l’indagine sul faccendiere Ghiotto e le “cartiere”.

Il tale, oltre ad essere gia stato giudicato dagli organi competenti per un giro di fatture false per svariati centinaia di milioni di euro, e’ il fautore dei festini a base di coca e troie di cui la trasmissione parla, le cui registrazioni video da lui effettuate sono valse una sorta di lasciapassare presso i referenti politici di cui sopra.

 

Perche’ un reato e’ sempre un reato, ma fra il bacio di Andreotti a Riina e il Tosi ubriaco seduto accanto a un crotonese capomandamento, preferisco il primo, se non altro per la classe.

 

 

 

 

 

 

Il paragone.

In Politica on aprile 2, 2014 at 9:43 am

Mi scuso in anticipo per la lunghezza del post.

Non sono MAI stato renziano, menchemeno berlusconiano.

Quando sento dire che l’uno e’ uguale all’altro mi girano le palle.

Mi girano cosi’ tanto che se mi tagliassero le gambe farei il record mondiale dei 100metripiani.

 

Legge elettorale:

a me sta bene l’Italicum.

Riforma del mercato del lavoro e conseguente semplificazione:

qui la faccenda e’ piu’ seria, mi piace poco, in futuro ci tornero’, ma ricordo che prima di questa ci siamo sorbiti il Sacconi e la Fornero, piu’ l’indimenticabile Clderoli armato di lanciafiamme intento a bruciare le leggi inutili. Le ha aumentate..

Sapete quante norme esistono pre assumere un lavoratore? DUEMILACENTO!!!!! Neanche in Uganda.

Abolizione del senato:

assolutamente favorevole, anche se si tratta di formare un senato non elettivo e non retribuito. Aggiungo che non ricordo un esponente progressista, negli ultimi trentanni, che non affossasse il bicameralismo “perfetto”.

Abolizione del Cnel: non andava neppure creato nel 57, sta cloaca buona solo per i convegni.

Diminuizione del cuneo fiscale:

la cosa piu’ di sinistra proposta sino a oggi; i conservatori vogliono tagliare il cuneo agli imprenditori (leggi IRAP), i progressisti vogliono tagliare il cuneo ai lavoratori (leggi IRPEF).

E’ la tesi sostenuta da Pippo e portata avanti da Filippo Taddei (che abbiamo gentilmente prestato alla segreteria nazionale).

Ebbene, per la prima volta nella storia repubblicana, vengono inseriti emolumenti aggiuntivi in busta paga senza il rinnovo contrattuale, tassando le rendite finanziarie.

Se questa non e’ una cosa di sinistra io non scrivo piu’.

Piano scuole: 3,5 miliardi stanziati per l’edilizia scolastica PUBBLICA. Ci vogliono quattro governi per raggiungere la stessa somma (non considerando i tagli della Moratti e della Gelmini, Orcodio!!!!)

 

L’attuale esecutivo NON si e’ opposto alla regione Abruzzo che ha recepito le leggi regionali varate da Veneto e Piemonte sull’uso terapeutico della cannabis. Ripeto: NON SI E’ OPPOSTO. Mentre quando legiferarono sia il Veneto, sia il Piemonte, il governo si oppose.

Segnalo, in tema sociale, che in un anno di governo Letta il tanto decantato Jus soli non e’ mai arrivato neppure in commissione (grazie ministro Kienge), non ci si puo’ lamentare se il dicastero non esiste piu’, altro non ha fatto che aumentare i sondaggi per la lega. Ieri, con buona pace del pescivendolo Buonanno, e’ stato approvato l’abolizione del reato di clandestinita’.

Tetto degli stipendi dei manager pubblici: incredibile. Purtroppo non mettono il tetto alle societa’ quotate in borsa, indipercui ci tocchera’ tenere il pregiudicato Scaroni.

 

Torniamo indietro:

Sono stati ministri di questa repubblica, molti anche piu’ volte, creando danni di portata nucleare, i seguenti (vado a memoria):

Calderoli, Carfagna, Gelmini, Brunetta, Previti, Bondi, Bossi, Maroni, Poli Bortone, Zaia, Cota, Urbani, Fitto, La Russa, Fini, Prestigiacomo, Miccicche’, Bonaiuti, Castelli, Romani, Tremonti, Casini, Galan, Romano, Speroni, Ferrara, Biondi, Pagliarini, Dini, Fisichella, Tatarella, Gnutti, La Loggia, Scajola, Buttiglione.

Ma ce li ricordiamo oppure sono stati dimenticati per il perizoma della Boschi?

 

Seguo la politica da decenni, mi ricordo molte cose, moltissime, ad esempio mi ricordo come il primo provvedimento preso dal governo nano terzo fu’ l’abolizione delle rogatorie internazionali in tema di evasione fiscale.

Mi ricordo che si andava in europa a prendersi schiaffi e sorrisini, arrivando a disturbare la regina d’Inghilterra a Buckingam Palace sbraitando il nome del presidente Usa.

Mi ricordo che Toni Blair perse tre punti nei sondaggi solo perche’ si fece fotografare con il nanobandana in Sardegna.

Si sposi un miliardario.

I gay votano a sinistra.

Ho la cura per il cancro.

Lo so, talune le ho scritte tempo addietro, ma e’ giusto tenere presente.

Sto in piedi sino all’alba, poi trombo con cinque ragazze.

Sono amico di Gheddafi.

Sono amico di Mubarak.

Sono amico di Ben Ali’.

Putin e’ mio fratello.

I comunisti mangiavano i bambini.

Basta, non vi tedio piu’ con queste frasi ignobili.

 

E’ che, anche sforzandomi, proprio non riesco a vedermi Renzi che tromba Noemi e la nipote dell’egiziano, e che poi telefona in questura.

E non riesco a vedere uno stesso piano politico fra i due.

 

Poi ci sono quegli altri, i pentastellati (ieri la piu’ votata in rete per le elezioni europee ha preso 500 voti).

Non se l’aspettavano, Renzi e’ piu’ popolare di Grillo, gli mancano argomenti da sbandierare, e allora che fanno? Dicono che non bisogna abolire il senato in questa forma, che Obama e’ un venditore di gas, ma non ricordano che in un anno da 54senatori sono passati a 40. Perso il 25% del potenziale.

 

Ancora: spariti dalla circolazione Razzi e Scilipoti. Nessuno osa piu’ parlare di leggi ad personam, di mettere il bavaglio alla rete, degli aerei pieni e del ponte sullo stretto.

 

Ma perche’ scrivo di tutto cio, forse anche in forma scomposta?

Per rinfrescarmi la memoria, per convincermi che c’e’ del buono, per sperare.

Poi scopro che la Uil ha conteggiato le presenze in un anno di giunta Zingaretti di tutti i consiglieri regionali laziali:

Su 365 giorni, 37 lavorati.

La notizia e’ stata battuta dall’Ansa venerdi’ notte e ripresa da Televideo alle 1,07 della notte medesima, qualche trafiletto in alcuni quotidiani nazionali, poi il nulla.

 

Allora spero di meno, ma spero ancora.

 

Chi vive sperando muore cagando.

 

Non sempre, cari, non sempre.