“Ha ragione Razzi, la Corea del nord e’ come la Svizzera”
firmato: Matteo Salvini, noto xenofobo.
Innanziatutto, anche solo la prima parte della frase e’ da lobotomizzati (Ha ragione Razzi…).
Sto imbelle, a sue spese dice, prende e va’ dal figlio del cotonato (quello che fa’ sbranare gli avversari dai suoi cani, per capirci) assieme al Razzi e a un cospicuo numero di imprenditori italiani, con l’aquolina in bocca perche’ se riuscissero a sfruttare la manodopera nordcoreana (10 euro mese di stipendio) potrebbero raddoppiare la lunghezza del loro yacht.
E aggiunge:
“Intanto premetto che ci siamo andati, tutti, pagandoci il viaggio. Insomma, invece di fare le vacanze in Sardegna le ho fatte in Corea del Nord”
“Perché mi interessava capire se c’è spazio per i nostri imprenditori, nell’agricoltura, nell’edilizia, nella cantieristica, ovunque. ”
Poi l’intervista prosegue cosi’; incredibile:
-Kim Jong-un l’avete visto?
«No. Però ho incontrato Pak Doo-Ik, che ci fece il famoso goal nel ’66. Personaggio fantastico. In Corea del Nord tutti i ragazzini fanno sport. E a me piacerebbe che anche a Milano i miei figli potessero giocare per strada».
-Beh, in Corea le macchine non ci sono.
«Nemmeno criminalità e prostituzione, se è per questo».
-Il gulag è un buon deterrente?
«Anch’io avevo un giudizio negativo prima di andar là. Adesso lo è meno. È importante vedere di persona».
-Anche lei come Razzi pensa che la Corea del Nord sia come la Svizzera?
«Per la pulizia, certamente: non c’è una cartaccia per terra. Ma io preferisco la libertà sempre e comunque».
-Futuri sviluppi delle relazioni?
«Con noi c’erano due talent scout di squadre di calcio che faranno venire in Italia una decina di ragazzini. E una delegazione nordcoreana arriverà entro metà settembre per continuare il dialogo. Nell’interesse del mondo».
-Addirittura!
«Credo che con una potenza nucleare sia meglio il dialogo dell’embargo».
-Com’è viaggiare con Razzi?
«Non lo conoscevo, ma è simpatico. Anche se politicamente siamo lontani: io non ho mai cambiato partito».
-Comunque ci volevano i nordcoreani per farla mettere in giacca e cravatta. Il web ribolle di ironie per il color «caffelatte», diciamo così, del suo completo.
«Un vestito sobrio ed elegante. Indossato in segno di rispetto per gli ospiti».
-Sia sincero: in Corea del Nord ci vivrebbe?
«Per carità. Io sono nato, vivo e morirò a Milano. Però lì ho fatto un’esperienza che consiglio a tutti i suoi lettori».
-Quale?
«Cinque giorni senza telefonino, senza Internet, senza Facebook, senza Twitter. In pratica, il paradiso”.
-Cosa pensa di Razzi?
“Persona spumeggiante, piena di iniziativa. In Corea è un’autorità”
Fine delle scempiaggini.
Potrebbe anche essere la fine del post, senonche’ non resisto alla tentazione di produrmi in un piccolo ed educato pensiero:
Che il Salvini schiatti all’ombra della madunina mi interessa relativamente, e’ sufficente che si realizzi la seconda parte, il dove non e’ primario.
Che mi venga a parlare di assenza di prostituzione e’ un controsenso immane: ma come? centinaia di dirigenti leghisti (Bossi era molto piu’ puttaniere del nano prima del colpo che gli assesto’ la Corna), Tosi in testa, frequentano Escort e Trans in ogni dove, i maggiori fruenti del sesso a pagamento nel nord italia sono i leghisti (che con tutto il rispetto sono anche comprensibili, avete mai visto una figa chiavabile a Pontida?), e il Salvini, all’improvviso, diventa casto?
E poi c’e’ la delegazione di “imprenditori”:
una tale titolare di un’agenzia di viaggi a mezzocorona(tn)
un tale, neo presidente della camera di commercio di Trento
un altro tale che si occupa di mele.
Per ultimo, che noi non ci facciamo mai mancare nulla, nella delegazione v’erano altri cinque parlamentari (a loro spese, dicono), che e’ meglio dare le prime pagine a Salvini e non citare gli altri, vero Repubblica?
On. Melilla SEL
On. Sannicandro SEL
On. Borghesi Lega
On. Venittelli PD
On. Castaldi M5S
Purtroppo, sono tornati tutti.