Uruguay, il partito del nostro vate Pepe Mujica ottiene il 47% al turno elettorale dello scorso weekend. Il parlamento e’ sempre piu’ solido.
Tunisia, il partito laico Nidaa Tounes vince le elezioni, vi riporto, a tal pro, il pensiero di David:
“Mentre noi italiani ci siamo farti fregare da un volgare impostore che risulta oggettivamente essere il premier più reazionario che il nostro paese abbia mai avuto (avete mai sentito il capo di governo di una democrazia occidentale affermare che “per fare una riforma del lavoro non occorre parlare con i sindacati”?!) dall’altra sponda del Mediterraneo, in Tunisia, giungono notizie assai più confortanti. Gli islamisti di Ennahda sono stati nettamente battuti da Nidaa Tounes, ampia formazione socialdemocratica guidata dall’ottantaseienne Beji Cajed Essebsi, già braccio destro di Bourguiba, piccolo uomo di imponente statura politica e morale che ho la fortuna di conoscere e al quale ho avuto persino l’opportunità di dare una mano, due anni fa, nel periodo più difficile della Tunisia postrivoluzionaria finita sotto il giogo degli islamisti di Ennahda.
Tuttavia, la reazione di questi ultimi al risultato delle elezioni è stata forse la nota più interessante.
Hanno riconosciuto sportivamente la sconfitta e hanno assicurato che vogliono fare parte del processo democratico che sta per ricominciare. Sarà vero o soltanto un bluff? Il tempo saprà dire. Ma poiché essi rappresentano ancora più del 30 per cento dell’elettorato, sarebbe comunque assurdo e pericoloso che ne restassero fuori.
Ancora una volta, la piccola Tunisia si presenta come un laboratorio politico importante. Anche l’Italia, ma per motivi opposti purtroppo.
Italia, lo scrivente ha appena scovato il posto dove procurarsi le alghe Wakame in agrodolce, una vera leccornia.
Italia, finalmente, e’ partito il progetto presso lo Stabilimento Chimico Farmaceutico di Firenze per la produzione di marjuana, che sara’ disponibile in farmacia entro giugno 2015. E dato che io sono troppo di parte, vi riporto l’inciso che potete trovare sul sito dell’istituto medesimo, amministrato dall’esercito:
“riguardante un progetto pilota per la produzione nazionale di sostanze e preparazioni di origine vegetale a base di cannabis. Le competenze del personale militare e civile dello Stabilimento nonchè le capacità produttive e di controllo qualità proprie di una industria farmaceutica, unite peraltro ad un livello di sicurezza tipico di una installazione militare, sono stati elementi determinanti nella scelta operata dai Dicasteri della Difesa e della Salute nell’esclusivo interesse della collettività nazionale per la cure di patologie gravi e altamente invalidanti, come la sclerosi multipla, la sclerosi laterale amiotrofica, il glaucoma, le malattie neoplastiche, tutte patologie nelle quali i preparati a base di cannabis sembrano essere molto efficaci e con un rapporto rischio-beneficio nettamente a favore di quest’ultimo.”
Brasile, Dilma rivince, e le borse crollano, tifavano per il fascistello i contabili della city, tie’.
Cile, Michelle Bachelet, donna straordinaria , risolleva in meno di due anni il pil della propria nazione e si reca in europa per business commerciali, e si fionda dalla Merkel, persino in Cile hanno compreso come e dove trovare la competenza e l’affidabilita’ nel vecchio continente.
Italia, Minzolini condannato in appello per peculato.
Italia, virgolettato dell’ex presidente della Camera, On. Pera, fra i primissimi iscritti a FI nel 94:
“Matteo Renzi mi ricorda noi all’inizio, bravo a Sandro Bondi che per primo vide nel sindaco di Firenze l’enfant prodige di un’Italia in ginocchio”
Su quest’ultima non v’e’ nulla di ottimistico, ma scoprire che lo spindoctor lo scopritore, il pigmalione di Renzi fosse Bondi vale l’intero post.
Strano non gli abbia dedicato una poesia.