“Li ringrazio”.
Cosi’ il presidente del PD, Orfini, riferito ai tre ladri autosospesi.
Persino Cossutta.
Decine di milioni dal comune di Roma alle coop del Buzzi, costati 10 euro a cranio per ogni romano, ma erogati per il 90% dalla giunta del fascio.
Tutti a sbracciarsi per far comprendere al popolino che tutti i politici sono cosi’. E gia’, perche’ se amministro un comune di centrosinistra mi rivolgo ai NAR per le stecche.
I grillini urlano, pero’ sino a ieri nessuno di loro aveva denunziato alla procura alcunche’, anzi, pare, dico pare, che la Ruocco si sia interessata in aula a un appalto che non era andato a buon fine, appalto della CarminatiBand.
Ed egli, il calvoamesialterni, dice “tutti si devono dimettere”, pazzesco, dei suoi si e’ autosospeso (altro che dimissioni) solo il figlio del padrone del bar della Magliana, quest’ultimo ex deputato PDL.
Il capo dei ladri che intima ai suoi sottoposti di non fare piu’ i ladri, tale e quale a pulirsi il culo con i coriandoli.
Poi c’e’ il celtico ex padano che vuole vincere al sud ,dopo aver considerato per decenni tutti i nati sotto al Po’ dei ladri, dei parassiti.
Qua sono tutti fuori di testa, sono spariti i suggeritori, sparano cazzate ad ogni batter d’ali di un colibri’.
Del resto, nella capitale ebbi a che fare con un tipo prima PD, poi UDC, poi Responsabili, poi M5S. Comunicava il cambio di rotta nel modo piu’ naturale possibile, come ci si cambia i calzini.
Finito? Neanche per scherzo.
La falsita’ e la ruffianaggine esiste anche negli strati piu’ bassi di quelli descrittovi.
Un coglionazzo ha avuto il coraggio di spedirmi un email chiedendo la classica paraculata (nello specifico dal mio amico Pippo), argomentando di taluni suoi conoscenti mezzi imprenditori che avrebbero bisogno di una spintarella, ed e’ abbastanza logico che sto coglionazzo abbia detto, piu’ o meno “Ho la possibilita’ di contattare Civati”, millantando un qualsivoglia legame amichevole con lo scrivente. Fai pena, gentaglia come te andrebbe messa al bando, da tutto.
A fronte di cotanto malaffare, confusione e merde varie ed eunuchi variopinti, mi sono ricordato: c’e’ una pagina in Hollywood Hollywood di Bukowsky (ciao caro Hank) che e’ il mio personale consiglio per far migliorare la connessione fra le sinapsi dei sopracitati “Signori”.
“Tornai all’ippodromo. Certe volte mi domandavo cosa ci andavo a fare.
Certe volte lo sapevo.
Tanto per dirne una, mi consentiva di vedere un gran numero di persone nel loro lato peggiore, e questo mi teneva in contatto con la realta’ del genere umano.
Negli ippodromi, ovunque, tutti i giorni, ci sono certi individui caratteristici. Io probabilmente ero ritenuto uno di loro, e la cosa non mi andava. Avrei preferito essere invisibile. Non ci tengo a far circolo con gli altri scommettitori, non voglio parlare con loro di cavalli. Non sento alcun cameratismo verso di loro. In realta’ scommettiamo gli uni contro gli altri, l’ippodromo non perde mai, nemmeno un giorno.
Lo scommettitore medio gioca vincenti, piazzati, accoppiate, triple’, e finisce sempre con un mazzetto di tagliandi inutili in mano.Puntano su chi ha gia vinto, sulla posizione di partenza e sulla condizione del cavallo.
Ma di scommessa ce n’e’ una sola , ed e’ quella che fa’ vincere.
Elimina la tensione.
Il segreto, la verita’ profonda, per fare qualunque cosa, per scrivere, per dipingere, sta nella semplicita’.
La vita e’ profonda nella sua semplicita’.
Credo che le corse servano a rendermene consapevole.”
Ecco, caro sindaco Marino, riapri l’ippodromo.
Altro non saprei.