Lo sport nazionalfascista (aggettivo comprendente, oltre ai soliti noti, anche diverse orde di piddini e grillini) piu’ praticato al momento sembra essere l’attacco sistematico a Pippo Civati, colpevole della seconda guerra mondiale, responsabile di Chernobil, mandante dell’assassinio di Martin Luther King, fautore principale di Desert Storm e, non da ultimo, inventore del macchinario segreto che provoco’ lo Tzunami a Giakarta e Katrina e New Orleans.
A fronte di cotanta responsabilita’ pare che l’accusa piu’ grave non si annoveri fra le descritte, ma sulla candidatura di Romano Prodi e sulla “compravendita” di deputati grillini (questa si’, caro Pippo, una indecenza da querelare quanto prima).
Siamo alla trasposizione reale del teatro dell’assurdo di Beckett, che trova la sua massima espressione nel ” essere caratterizzato per dialoghi senza senso, ripetitivi e serrati, capaci di suscitare a volte il sorriso nonostante il senso tragico del dramma che stanno vivendo i personaggi.”
Ora, a detta di molti, ma soprattutto a detta mia, posseggo un pregio (o un difetto, come preferite), che mi fa’ riconoscere le persone da amare ancor prima di ascoltare le loro idee o i loro modus vivendi, cosi’ come quelle da odiare.
Ci becco al 97%, piu’ o meno.
E’ una questione epidermica, prima ancora che cerebrale.
E’ successo cosi’ per diverse situazioni, dalla Compagna sino al primo rigo di “Taccuino di un vecchio porco”, dal migliore amico sino al maglione con le toppe che indossava Francesco Vezzoli quando Mary me lo presento’, dai gatti che tutte le mattine alle 6,30 si presentano fuori dalla finestra per assaggiare i miei manicaretti, sino ai cani che (come i loro padroni) altro non fanno che abbaiare per un nonnulla.
Ho sempre amato.
Ho sempre odiato.
Qualsiasi essere umano sano di mente attaccherebbe Verdini o il condannato nanosomatico, o i rispettivi contraltari dialoganti, tali Guerini, Serracchiani e claque al seguito.
Qualsiasi essere umano sano di mente resterebbe basito a fronte dell’emendamento presentato da Giovanardi il 21 corrente mese, riguardante l’equiparazione fra omosessuali, bissessuali e pedofili (fortunatamente cassato), invece di scagliarsi, lo STESSO GIORNO, contro la candidatura di Romano Prodi (che risulta essere il piu’ eleggibile dagli italiani, a detta dei sondaggi de il Fatto, Repubblica, Corriere e Stampa).
Io amo Pippo Civati, consideratelo un dogma, per cortesia.
Tutto il resto se lo sbrighino fra “insapute” e convivi Poletti/Buzzi/Casamonica, fra patti piu’ o meno segreti (pensate se la sede del pd non fosse sita in largo del Nazareno ma ancora in via delle Botteghe Oscure, sarebbe il patto dei “bottegai oscuri”) e trattamenti surreali con gli iscritti ai loro partiti (rimane mitica la sostituzione in commissione di Corradino Mineo).
Per ultimo, faccio umilmente notare che il premier Renzi, all’inizio del mandato, fra le varie tocco’ un tasto essenziale, la scuola.
“Ogni mercoledi’ saro’ in una scuola italiana” ebbe a tuonare appena nominato.
Qualcuno l’ha visto?.
La memoria e’ un optional.