Correva l’anno 1089.
Papa Urbano II si inventa la prima “Crociata”.
Quarantamila cerebrolesi partono per la palestina, fra di loro solo un decimo armato per una battaglia.
Si sta parlando di una “guerra” combattuta da 4mila cavalieri.
Ne’ seguiranno altre otto, tutte fra il 1100 e il 1300.
E’ bene ricordare che, all’epoca, il regno arabo comprendeva una zona estesa quanto il mondo all’epoca conosciuto, a ovest il confine era segnato dai Pirenei, a est dalle Filippine, una distesa infinita.
Cosi’ grande da non fare molto caso a questi malati di mente che, periodicamente, si presentavano sempre nello stesso fazzoletto di terra, per conquistare una citta’, Gerusalemme, considerata in quei secoli al pari di Isernia in Italia oggi.
Non piu’ del 5% dell’intera popolazione (stime danno in piu’ di 100 milioni gli abitanti dell’intero regno nell’anno 1000) si rese conto e venne informata delle nove punture di zanzara provenienti da figuri vestiti di bianco con una croce rossa.
Piu’ semplicemente, nel corso dei secoli, gli arabi non conobbero il fenomeno, per la stragrande maggioranza di loro, le crociate non furono un problema, tuttalpiu’ una seccatura.
Passarono gli anni, tanti anni, e si arrivo’ al 1799.
Napoleone terzo conquista l’Egitto.
L’intelllighenzia araba allora comincia a mandare i propri figli a studiare a Parigi; questi partono, studiano, poi tornano in patria con una sorpresa.
A Parigi, questi figli della nobilta’ araba, si accorgono che i libri di storia europei trattano in lungo e in largo la faccenda delle “Crociate”, definendo il mondo islamico come “Maledetto”, “Diabolico”, “Bestiale” e “Retrogado”.
Gli europei ci aggiungono un sacco di bufale riguardanti le battaglie vinte e i territori conquistati (non c’entra con le crociate ma la storia gonfiata della battaglia di Lepanto e’ uguale, per gli arabi una scaramuccia, per la lega Santa una vittoria secolare).
Gli studenti arabi stentano a crederci, tornano in patria e capiscono l’arcano, quelle che per lo sconfinato mondo saraceno furono punture di zanzara, per i civili europei furono il Santo Graal, le Indulgenze Papali, la Terra Santa, l’inizio del dominio sui popoli “Infedeli e minori”.
Per piu’ di 500 anni in Europa si sono studiate, celebrate e santificate le “Crociate”, mentre nel resto del globo abitato nessuno se n’era accorto.
La storia, dal 1800 in avanti, si fa’ piu’ lineare, difatti dopo solo trentanni l’intero continente africano sara’ colonizzato dalle potenze europee.
E’ proprio in quegli anni che la nuova nomenklatura araba estrae dal cilindro la parola che, a distanza di tre secoli, ancora suona attuale:
JIHAD.
Che in arabo significa “Restituzione”, ma che solo in tempi moderni ha preso il significato di “Guerra santa”.
Riassumendo:
I Papi “gonfiano” le crociate.
I Califfi se ne’ sbattono il cazzo.
Arriva Napoleone Terzo.
Si svela il bluff.
Gli arabi si appropriano del bluff medesimo.
Il resto e’ storia d’oggi.