Telegraficamente:
1)350 vittime di attentati terroristici in Europa in un anno, 35mila nel resto del pianeta, la morte di un europeo vale 100 volte quella di qualsiasi altro abitante del globo, siamo fortunati.
2)Il tediato dal bullismo, nonche’ depresso, autore della strage all’Olimpia Center, era nato lo stesso giorno di hitler, compie l’abominio lo stesso giorno di quello di Breivik, le guardie trovano a casa sua cumuli di materiale neonazi, e ammazza solo ragazzini di origine mediorientale. Prego cercare sui giornali notizie dell’accaduto, nessuno ne’ scrive piu’.
3) Trump non vince.
4) Abbiamo sostituito Padoin con Higuain.
5) A settembre si torna in aula, c’e’ una leggina da approvare, auspico con il voto di fiducia…
6) Ieri stavo sfogliando con Jessica un libro di foto di PierPaolo, e ci siamo accorti che in men che non si dica a Pasolini sono sparite le guance, da un anno all’altro, Compagno David, ci delucidi?
7) 350milioni di imbelli hanno scaricato pokemon-go. 28 milioni di questi, i super imbelli, comprano e compreranno, a 25 centesimi alla botta, le palle per catturare sti cosi. Se ne’ ricava il conto: 7 milioni di euro al giorno, 2,5 miliardi l’anno, incredibile.
E adesso le cose serie:
Questo capolavoro di Andy Warhol, del 1962, e’ la risposta, o una delle possibili.
Le zuppe della Campbell sono la rappresentazione plastica di cio’ che erano gli Stati Uniti durante la seconda meta’ del novecento, un paese dove tutto era possibile, ma alla sola condizione che tu ne’ facessi parte integrante senza tanti fronzoli, per stare sull’attuale, Trump e’ figlio di quella concezione.
Warhol mostra 32 lattine, a prima vista identiche, tutte allineate, esposte all’interno di una sala che lascia poche vie d’uscita.
Ma se le guardi meglio, noterai che sono tutte diverse, ognuna riporta un ingrediente diverso, dagli asparagi, al pollo, al pomodoro e via discorrendo.
Il visionario Andy lancia un messaggio che poi caratterizzera’ l’establishment americano per i decenni a venire.
Egli ci dice, senza mezzi termini, che gli USA ti offrono tutto, e tutto a portata di mano, ma con un MA enorme:
ti do’ tutto Ma tu non hai possibilita’ di uscire dal selciato, vuoi una zuppa? io te la do’ come e quando vuoi, di qualsiasi sapore, a prezzo modico, MA guai a te se non e’ Campbell.
Lo stesso assioma puo’ essere esteso agli armamenti, al petrolio, alle banche e persino alla politica estera.
Questo giochino si e’ rotto con la prima presidenza Bush padre, caratterizzata dalla prima grande delocalizzazione nei paesi asiatici e dall’enorme spesa pubblica per gli eserciti. Queste due cosucce hanno rotto l’incantesimo, da li’ in avanti la zuppa della Campbell e’ scesa di grado, pareggiandosi con le altre zuppe, lasciando involontariamente un po’ di libero arbitrio all’automa statunitense.
E’ bastato questo, altro che crisi dei sub prime o l’11 settembre, e’ stato sufficente dire che ci sono altre scelte possibili, e il castello e’ crollato.
E come sempre, l’arte, la visione e la genialita’ arrivano inesorabilmente prima, danno un avviso, ti mettono sul chi va’ la’, tendono a proteggerti.
E’ un vero peccato conoscere persone che di fronte a un tale capolavoro ti dicono “lo avrei fatto anch’io”, quando fanno fatica ad alzarsi dal divano per distaccarsi dal televisore o dal piu’ recente tablet.
Non preoccupatevi, cari ignari, anche se non comprendete Warhol ma vi comprate le palline dei Pokemon, non preoccupatevi, l’inculata e’ la stessa, solo che non ve ne’ accorgerete mai, e questo e’ il trucco.
Grazie, immenso Andy.
Buone ferie a tutti.
Vi amo
Zac