Nelle mense delle carceri americane v’e’ un macchinario che serve per aprire le lattine e,contemporaneamente,fa cadere il coperchio all’interno di un fusto sigillato con contatore automatico.
Se il conto non torna suona l’allarme e tutti i detenuti restano fermi al proprio posto in attesa che i secondini trovino il coperchio mancante.
Nell’aula di Montecitorio,dall’altro ieri,vige un sistema digitale di controllo delle impronte per far si’ che un deputato non voti anche per il compagno assente,il che non fa altro che classificare la decenza dei nostri parlamentari poco sotto a quella dei carcerati americani.
Adesso capisco a cosa serviva il decreto di Maroni sulle impronte ai bambini Rom,era solo una prova generale per debellare i “Pianisti ” in aula .
Ho assistito all’inaugurazione ed e’ stato strano vedere l’aula che pullulava di giornalisti seduti al posto degli onorevoli.
All’istante ne coglievi sostanziali differenze; i giornalisti,tutti,ascoltavano il presidente Fini Gianfranco e non v’erano capannelli di deputati che giocavano con il cellulare.
Finalmente un aula decente.
a dire il vero metà dovrebbero essere in galera se si considera la legge italiana.
praticamente tutti se avessimo la legislazione americana!