Il Blog

E’ Morto.

In Politica on agosto 17, 2010 at 11:41 am

Ore 1330.

Kossiga e’ morto.
Non verserò alcuna lacrima.
L’uomo che fece ammazzare Moro.
L’uomo che creo’ Gladio.
L’uomo che non ci ha mai raccontato la storia di Ustica e dell’Italicus.
L’uomo che ci ha raccontato la verità sulla strage di Bologna, propinando la tesi dell’esplosivo “dimenticato” da terroristi arabi di passaggio.

Lo so’, molti di voi non approveranno la mia poco velata soddisfazione, tant’è, potete anche fermarvi qui.

Ho versato troppe lacrime per Fernanda Pivano, Jose’ Saramago, Piergiorgio Welby, Alda Merini.
Ne verserò altrettante quando non ci saranno più Nelson Mandela e Margherita Hack.

Per Kossiga no, 
Kossiga e’ stato una delle coscienze nere di questo paese, un fascista travestito da democristiano.
Non e’ stato l’unico, magari, ce ne sono ancora un bel po’.
Un amico fraterno mi ha detto:
“Nella speranza che sia l’inizio di un’ epidemia”.

E’ morto Kossiga.

Caro Barabba, hai visto?
Basta aver pazienza e anche l’erba cattiva muore.

Se uno e’ un bastardo da vivo,
lo resta anche da morto.

E questo e’ quanto.

  1. >Se uno e’ un bastardo da vivo,
    lo resta anche da morto.

    Assolutamente d’accordo, e spero che chi in passato ha disprezzato oggi non si unisca al cordoglio dell’ipocrisia

  2. Speravo proprio che in quelle lettere,che poi inizialmente avevano detto tre,avesse scritto chi era stato realmente.Che delusione!
    Ma un asino non muore cavallo.
    Ciao Zac.

  3. Ha scusami senza offesa per gli asini che sono animali molto intelligenti,al contrario di certi uomini.

  4. Figuriamoci se scriveva dei misteri.
    Kossiga molti se lo ricordano per le picconate.
    Io e altri lo ricordiamo per i pestaggi ai compagni e, devo essere onesto, anche ai camerati,
    nel 77 e annate limitrofe.
    Giorgiana Masi, una su tutte, pago’ con la vita la “fermezza” dell’allora ministro dell’interno.
    Ciao Gibran.

  5. Così Francesco Cossiga in una intervista pubblicata sul Resto del Carlino il 23 ottobre 2008:
    « Per fermare gli studenti universitari che protestano, Maroni dovrebbe fare quello che feci io quando ero Ministro dell’Interno. Ossia lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle Università. Infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopodiché, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Nel senso che le forze dell’ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti all’ospedale. Non arrestarli, che tanto i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli, e picchiare anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. »

    Per chi è stato capace di fare questo, nella mia città, non verso lacrime.
    Ciao Zac,

  6. Ripeto:
    Un fascista travestito da democristiano.

    Ciao
    Spera

  7. Che gran coro d’ipocriti per un personaggio di infima caratura che ha messo in bocca ai morti parole infamanti che non potevano più essere smentite.
    Ma a noi questi personaggi piacciono tanto, tantissimo!

  8. KoSSiga…ricordiamolo per imparare a tenerci alla larga da gente del suo rango
    ciao
    il mercante

  9. Solo Nando Dalla Chiesa, a livello ufficiale, si e’ dissociato da questa fila di beduini pronti a santificare l’amico, il visionario, l’ex nemico.
    Uno spettacolo ignobile.

    Zac

  10. Benvenuto Mercante,
    purtroppo non e’ sufficente ricordare un deceduto per starne alla larga,
    bisognerebbe conoscere la loro sporca storia quando sono vivi e abili.
    Un giorno, ci scommetto, verra’ qualcuno a dirmi che il calvoamesialterni era un ladro, un male educato e un pedofilo.
    Aggiungerà che l’aveva pure votato.
    Troppo tardi, risponderò al tale, dovevi rendertene conto finche’ era vivo.

    Vedrai, quando Egli non ci sara’ più (a livello politico) non troverai anima che ti dirà di essere stato un suo elettore.

    Il giorno dopo piazzale Loreto non trovavi un fascista in tutto lo stivale.
    Il giorno dopo la fine del PSI non trovavi un socialista uno, a parte Bobo Craxi.

    Ciao,
    Zac

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