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IL PATTUME

In Politica on marzo 2, 2010 at 3:18 PM

Il dr. Scaglia, dal carcere, ci fa’ sapere di non conoscere l’ex senatore Di Girolamo e men che meno il neonazi Mokbel Gennaro.

Il Di Girolamo, ancora a piede libero, ci informa che non ha mai avuto rapporti con la ‘Ndrangheta (subito smentito da foto che lo ritraggono con tale Franco Pugliese, storico boss calabrese).

E’ tutta una catena che tentero’ di sintetizzare.

Correva l’anno 1994 e il Mokbel, allora 31enne, venne denunciato perche’ nascondeva in casa Antonio D’Inzillo, killer di “Renatino” De Pedis, storico capo della banda della Magliana e tumulato accanto a pontefici.

Dieci anni prima veniva segnalato, poco piu’ che vent’enne, per essere un effettivo dei N.A.R.

Francesca Mambro era sua compagna di classe, Giusva Fioravanti il suo vicino di appartamento.
Lo stabile era, per pura casualita’, eretto a Roma,in Via Gradoli (Moro, Marrazzo, Mokbel).

Dato che partecipare alla lotta armata il piu’ delle volte significa beccarsi molte pallottole e pochi quattrini il Mokbel comincia a frequentare mafiosi di alto livello.

Il livello diventa cosi’ alto da dover per forza avere un senatore proprio.
Viene scelto l’avvocato del Mokbel, Nicola Di Girolamo.
Per essere eletto la circoscrizione piu’ blindata non e’ Casal di Principe; e’ “Italiani all’estero”, circoscrizione voluta dal camerata Tremaglia Mirko.

Di Girolamo viene eletto nonostante sia a tutti gli effetti residente in Italia e non a Bruxelles come il malandrino continua a sostenere.
Ora il picciotto si sente importante tanto che il suo mecenate gli telefona:

“A’ho, nico’, ‘nun me frega un cazzo se t’e’ venuta la senatorite, di quel che dici tu, tu sei uno schiavo mio” Mokbel Gennaro.

E comprano, comprano, comprano di tutto, gioiellerie, ristoranti, barche.
Merita un distinguo la collezione di opere d’arte trovate pochi giorni or sono: il bifolco aveva De Chirico, Capogrossi, Tamburri, Schifano etc.
E aveva pure un busto del nano di Predappio, un ritratto del baffo crucco e persino un ritratto dello storpio Goebbels.
Solo il pensiero di vedere nella stessa sala un metafisico di De Chirico e un ritatto di Hitler fa’ rabbrividire.

La cricca e’ vorace, non bastano piu’ gli abnormi acquisti per riciclare, allora comincia l’affare Telecom Fastweb e si vocifera anche Fin meccanica.
L’affare e’ la gallina dalle uova d’oro, ai piani alti lo sanno tutti, da Scaglia in giu.

Ora.
Ora questi ladri in doppiopetto si faranno qualche mese agli arresti domiciliari nelle loro residenze principesche e moltissimi dipendenti da mille-euro-mese-tassepagate finiranno in cassa integrazione.

Di Girolamo e’ stato eletto nelle liste del Pdl.
Il Pdl ha due co-fondatori che all’unisono asseriscono
“Di Girolamo? Mai conosciuto” il nano.
“Di Girolamo? Mai convocato” Fini G.Franco

In piu’ di un anno di legislatura sono due gli interventi in commissione dell’ex senatore Di Girolamo (ex presidente della terza comm. affari esteri e emigrazione) e, pura casualita’, entrambi rivolti alla difesa del medesimo dalla richiesta di arresto.
Quasi scordavo, v’e’ anche un trattato firmato dalla cloaca recante la dicitura:
“Accordo con il Regno di Norvegia per la trasparenza doganale”.Dev’essere collegato all’emergenza Baccala’.

“LA MAFIA QUI NON ESISTE, ESISTE SOLO UN GRUPPO DI ITALOAMERICANI, COME ME, CHE TENTANO DI FARE IL LORO ONESTO LAVORO” Cuomo Mario, sindaco di New York 1987

Dichiarazione rilasciata mentre si svolgeva il processo alla famiglia Bonanno retta da John Gotti, che si concluse con 300 condannati a piu’ di 6000 anni di carcere (pare che negli Stati uniti gli arresti domiciliari non vadano di moda) .

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